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Un ''nuovo inizio'' con la magia di Gustav Mahler

Un ''nuovo inizio'' con la magia di Gustav Mahler per lasciarsi alle spalle l'esperienza terribile della pandemia e assaporare di nuovo il piacere della musica con il pubblico. L'esecuzione della sinfonia n. 2 in do minore del compositore boemo diretta da Jakub Hrusa ha aperto tra lunghi applausi e 'bravo' la stagione di Santa Cecilia e finalmente, guardando la grande sala dell'Auditorium Parco della Musica con un numero di spettatori più alto a pochi giorni dal ritorno della capienza al completo, si è avuta davvero l'impressione di una normalità a portata di mano. Per il giovane maestro di Brno, già apprezzato in passato sul podio dell'Accademia Nazionale, l'inaugurazione trionfale degli appuntamenti sinfonici ha segnato l'avvio della collaborazione con l'istituzione musicale come Direttore Ospite Principale. Per la prima volta in 16 anni la stagione di Santa Cecilia ha preso il via senza il suo direttore musicale Antonio Pappano, impegnato a New York con i Maestri Cantori di Norimberga di Wagner. Hrusa ama profondamente Mahler - qualche giorno fa ha ricordato di aver deciso quando era adolescente di diventare direttore d'orchestra dopo aver sentito la sua terza sinfonia - e la conduzione di ''Resurrezione'', che lo hanno visto guidare la prova dell'orchestra e del coro istruito da Piero Monti con le voci soliste di Rachel Willis-S›rensen (soprano) e Wiebke Lehmkuhl (contralto).


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